20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Albero - della conoscenza del bene e del male
Rifiutando ogni autorità spirituale o morale per far solo di testa loro, gli esseri umani, senza saperlo, riproducono ogni volta l'errore di Adamo ed Eva. È detto nella Genesi che Dio, dopo aver messo Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden, aveva proibito loro di mangiare del frutto dell'Albero della conoscenza del bene e del male. Essi però disobbedirono e furono cacciati dal giardino.* Il mistero che circonda l'Albero della conoscenza del bene e del male concerne le forze in azione nella natura. L'uomo occupa un certo posto nell'universo; a quel posto corrisponde un determinato stato di coscienza che non gli permette di conoscere tutto e di sperimentare tutto impunemente. Anche se si può dire che la curiosità è uno dei principali motori dell'evoluzione umana, ci sono esperienze per le quali gli esseri umani non sono ancora pronti, e se le fanno prematuramente, si espongono a grandi pericoli. Simbolicamente, si può dire che, prima dell'errore, i primi uomini vivevano nei fiori dell'Albero cosmico, ma che, volendo ampliare il loro campo di investigazione, sono scesi fin nelle radici. Là, ci sono sicuramente molte cose da scoprire, ma essi vi hanno scoperto anche la limitazione e la morte.
Omraam Mikhaël Aïvanhov