20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Doni del Cielo - non dobbiamo mai sentircene sazi
Le entità luminose del mondo invisibile apprezzano coloro che hanno sempre fame e sete. In alto, soltanto i golosi vengono accettati. Perciò, potete chiedere tutto quello che volete. Sì, chiedete l’amore, la saggezza, la pace, la bellezza… Un giorno, un viaggiatore giunse in un villaggio e si mise a cercare una locanda. Qualcuno gli disse che c’era appunto un locandiere molto gentile che offriva pasti gratuiti a tutti gli stranieri di passaggio; ma la cosa un po' strana era che dopo averli rifocillati, li picchiava. «Non importa – rispose il viaggiatore – accetto». Essendo affamato e non avendo fretta di essere malmenato, mangiò tutto quello che gli veniva proposto, e via via che mangiava, vedeva il suo ospite farsi sempre più allegro. Quando giunse il momento in cui non fu più in grado di inghiottire altro, non si alzò, ma guardò il locandiere come se stesse aspettando qualcosa. «Ebbene, cosa stai aspettando? – Di essere picchiato». Ma l’altro si mise a ridere e rispose: «Niente affatto! Se picchio le persone, è perché non capisco come mai smettano tanto presto di mangiare: mi impediscono così di assaporare la gioia di donare. Tu, invece, hai mangiato proprio bene!» Ecco allora un avvertimento per coloro che troppo rapidamente si sentono sazi dei doni del Cielo: riceveranno qualche percossa.
Omraam Mikhaël Aïvanhov