20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Mangiare - pensando al cibo e ai quattro elementi
A che cosa pensate quando mangiate? Ai vostri problemi di denaro, ai vostri dispiaceri d'amore, all’ultima parola offensiva che vi è stata detta… Per un momento, cercate di dimenticare tutto ciò e di pensare al cibo, ma anche al vostro corpo che riceve quel cibo. Che cos'è il vostro corpo? È l’unione di elementi che prima si trovavano nell’acqua, nell’aria, nella terra e nel fuoco. Essi formavano la materia di altri corpi che, col tempo, si sono decomposti. E ora, quando mangiamo dei frutti o degli ortaggi e diciamo: «Questa è una pera, questo è un cocomero, questa è una lattuga, questo è un cetriolo…» è vero, ma prima di esistere sotto quella forma e con quei colori che ora abbiamo sotto i nostri occhi, a quante altre forme animate o inanimate sono appartenuti quegli stessi elementi, e con quanti altri colori! Fin dall’origine del mondo, sono sempre gli stessi elementi che entrano nella costituzione dei minerali, dei vegetali, degli animali e degli esseri umani. Quando il tempo o un incidente li disintegra, ritornano nei grandi laboratori della natura per esservi trasformati, ma gli elementi stessi che li costituiscono rimangono eternamente nuovi, puri e inossidabili. Poco importa se tutte le forme viventi si consumano, ammuffiscono, marciscono e si riducono in polvere: la natura le riprende nei suoi laboratori e le restituisce trasformate in nutrimento fresco per tutti gli esseri viventi, oppure le utilizza per ricostruire i nuovi corpi delle creature.
Omraam Mikhaël Aïvanhov