20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Oggettività e soggettività - i due sono indissociabili
Quando qualcuno vi racconta un avvenimento o uno spettacolo al quale ha assistito, se comincia a mescolarvi i suoi punti di vista, i suoi sentimenti e le sue impressioni, voi non potete avere un’idea esatta di ciò che è realmente accaduto. Perciò, gli chiedete di riferirvi solo ciò che ha visto e udito: le persone, le loro parole, i loro gesti, gli oggetti, il tempo, le distanze, esattamente come se tutto fosse stato registrato da una macchina fotografica e da un magnetofono. In realtà, però, chiedendogli di presentare solo ciò che si è svolto materialmente, oggettivamente, voi gli chiedete di limitarsi, di parlare esclusivamente di un aspetto delle cose. Quindi, anche in questo caso il racconto non è completo, e alla fine non siete informati sull'esatta realtà più di quanto lo sareste stati nel primo caso, quando la persona si lasciava andare alla propria soggettività. Un essere umano non è solo una forma, una serie di gesti e qualche parola, ma possiede interiormente tutta una vita impalpabile che emana e si propaga, e se non potete vedere e sentire niente di quella vita per presentarla e spiegarla, vi mancherà gran parte della verità.*
Omraam Mikhaël Aïvanhov