20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Ateo - si ferma alle apparenze
Gli atei sono convinti di possedere qualità superiori di obiettività e di logica: loro, almeno, si pronunciano in base a ciò che vedono, odono, toccano, misurano ecc., mentre i poveri credenti, così obnubilati dalla propria fede, danno giudizi erronei. Ebbene, non è così; per quanto intelligente possa essere, chi non accetta l'esistenza di un Creatore, la realtà dell'anima e l'immortalità dello spirito, sarà sempre privo di un elemento essenziale per affinare le proprie osservazioni e i propri giudizi. Ed essendo privo di quell'elemento, costui è limitato poiché si limita alla forma, alla superficie dell'esistenza. Un ateo è paragonabile a qualcuno che, davanti a un essere umano, ne consideri unicamente l'anatomia. Finché si tratta di identificare e descrivere le membra e gli organi, va tutto bene, l'anatomia può essere sufficiente. Ma fermarsi all'anatomia significa studiare il corpo senza tener conto della vita che lo anima. Solo credendo alla vita dell'anima e dello spirito si può scoprire la vera dimensione degli esseri e delle cose e risvegliare la propria sensibilità alle correnti che circolano in essi.
Omraam Mikhaël Aïvanhov