Comprendere e padroneggiare i nostri impulsi
"Non appena provate un'inquietudine o un turbamento dovete reagire, impedire al vostro pensiero di seguire quella china pericolosa: riprendetelo e obbligatelo a ritornare in quella regione di luce e di pace in voi che è al riparo da tutte le tribolazioni... Per rimanere nelle regioni elevate, fate attenzione a mantenere la vostra coscienza al riparo dalle perturbazioni."
Perché controllare i nostri impulsi?
Vedendo come si comportano, ci si rende conto che gli esseri umani non fanno molto caso alla padronanza di sé. Alla minima occasione inveiscono, esplodono oppure sono affranti; e non solo non ne provano alcun fastidio, ma lo trovano normale: la chiamano sincerità, autenticità, e in qualche modo ne vanno fieri. Ebbene, no, non c’è nulla di cui essere fieri. Può essere fiero solo chi ha imparato a dominarsi, poiché diventa il re del proprio reame: se stesso. E tutti i tesori e i poteri accumulati in quel regno sono a sua disposizione. A quel punto, non solo diventa potente e ricco, ma può fare molto bene a tutti gli esseri intorno a sé. Perché costoro, non dovendo temere uragani, terremoti o eruzioni vulcaniche, si sentono al sicuro e più forti a contatto con lui. E anche le Intelligenze che popolano l’universo gli offrono il loro aiuto: dato che quell'essere è capace di controllarsi, decidono di farlo beneficiare dei loro poteri e dei loro tesori, in quanto non verranno sperperati né perduti.
(Pensiero del 31.05.2018)
Non lasciare che la paura ti vinca
(Pensiero del 18.01.2017)
Come vincere la rabbia
Quando un gesto, una parola o uno sguardo hanno introdotto in voi il turbamento e la collera, ovviamente potete reagire. Se però volete agire saggiamente, non muovetevi e soprattutto tacete! La collera è come l'irruzione della forza bruta di un torrente; quella forza non necessariamente è cattiva, anzi, può essere benefica per voi e per gli altri, ma a condizione che sappiate dominarla per poterla in seguito dirigere. E, per dominarla, dovete prima deporre le armi che quella reazione istintiva ha messo bruscamente a vostra disposizione. Dunque, per prima cosa non muovetevi e non rispondete. In seguito, per superare l'agitazione che sicuramente provate ancora, fate un respiro profondo, fate qualche movimento armonioso e ritmato con le gambe, le braccia e la testa. Potete anche, tramite il pensiero, scrivere alcune parole nello spazio a lettere di luce: pace, saggezza, amore, bellezza... Questi mezzi semplicissimi danno grandi risultati, ma a condizione di conservare lucidità e controllo a sufficienza per avere i riflessi pronti a utilizzarli...
(Pensiero del11.09.2019)
Sii vigile!
Non appena provate un'inquietudine o un turbamento dovete reagire, impedire al vostro pensiero di seguire quella china pericolosa: riprendetelo e obbligatelo a ritornare in quella regione di luce e di pace in voi che è al riparo da tutte le tribolazioni. Voi non sapete fino a che punto può condurvi un moto di collera, di paura, di rancore o di scoraggiamento, se non siete vigili. Osservate un trapezista o un funambolo: con quanta facilità compie liberamente evoluzioni nell’aria! Ma per riuscirci, quanto lavoro! Questa libertà di movimento gli deriva dal fatto di aver imparato a non lasciarsi distrarre da elementi estranei che gli farebbero perdere la concentrazione e lo farebbero precipitare al suolo. Allora, anche voi, per rimanere nelle regioni elevate, fate attenzione a mantenere la vostra coscienza al riparo dalle perturbazioni. Al minimo allarme assicuratevi che il vostro pensiero non si allontani dalle regioni della luce e del silenzio interiore.
(Pensiero del 8.11.2017)
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