20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Fuoco dello spirito - dargli una materia da bruciare
La legna che si utilizza per accendere un fuoco è legno morto. Quei rami sono insignificanti, neri, contorti, ma una volta dati alle fiamme, che splendore! Il fuoco trasforma in luce, calore ed energia quei rami che sarebbero rimasti inutili e abbandonati da qualche parte. Direte: «Lo sappiamo, ma in che cosa ci riguardano i rami secchi?». Vi riguardano perché, simbolicamente, esistono anche in voi. Anche in voi avete accumulato cataste di rami secchi che aspettano solo di essere bruciati… Tutte le tendenze egoistiche, passionali, tutte le manifestazioni della vostra natura inferiore sono come rami secchi. Fateli bruciare al fuoco dello spirito, al fuoco dell’amore divino, e anch’essi produrranno luce, calore e vita. Il fuoco ci insegna che ovunque c’è una materia da bruciare. Guardate: nelle chiese si accendono candele e ceri. Se questi servissero solo a illuminare, a partire dalla scoperta dell’elettricità non sarebbero più utili. Ma dato che questo rito è stato conservato, è bene approfondirne il senso: a immagine della cera che si consuma per alimentare la fiamma, anche noi dobbiamo bruciare una materia in noi stessi al fine di alimentare la nostra luce interiore.
Omraam Mikhaël Aïvanhov