20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Giuseppe - interpreta il sogno del faraone. Applicazione nella nostra vita quotidiana
Conoscete l'episodio della Genesi in cui Giuseppe, figlio di Giacobbe, fu venduto dai suoi fratelli ad alcuni mercanti diretti in Egitto. Dopo varie disavventure, un giorno Giuseppe venne convocato dal faraone, che gli chiese di interpretare un suo sogno: aveva visto sette vacche grasse divorate da sette vacche magre, e poi sette belle spighe di grano che venivano divorate da sette spighe vuote e secche. Giuseppe allora disse: «Questo sogno sta a significare che presto verranno sette anni prosperi per il regno d’Egitto; a questi, però, seguiranno sette anni di sterilità e carestia. Consiglio dunque di far allestire dei granai per ammassarvi una parte dei raccolti ottenuti nei sette anni di abbondanza. Così, quando verrà la carestia, l’Egitto avrà di che sopravvivere». Ciò che Giuseppe aveva predetto si realizzò e grazie alla sua chiaroveggenza il Paese sfuggì alla carestia. Anche nella nostra vita psichica simili alternanze si ripetono ininterrottamente: alcuni giorni fertili, poi alcuni giorni sterili, di nuovo alcuni giorni fertili… Quando giungerà il periodo sterile, chi non avrà preso alcuna precauzione sarà nella miseria, mentre chi avrà accumulato delle riserve non soffrirà di privazioni. Occorre sempre essere previdenti e conservare determinate risorse per i giorni di penuria che possono sopraggiungere. Tuttavia, ricordarsene solo sul piano fisico non è sufficiente: è necessario tenerne conto anche sul piano spirituale.
Omraam Mikhaël Aïvanhov