20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Intelletto - perché il mondo spirituale sfugge alle sue investigazioni
Per poter fare le sue osservazioni, l’intelletto deve immobilizzare l'oggetto di studio prescelto – qualunque esso sia – e talvolta deve perfino ucciderlo per poterlo sezionare. Se la scienza rinuncia spesso allo studio di ciò che è vivo per concentrarsi unicamente su ciò che è immobile, morto, è perché ciò che è vivo si muove, varia continuamente e l’intelletto non può afferrarlo. Non c'è quindi da stupirsi se il mondo spirituale e il mondo divino – che sono in perpetuo movimento e animati da vibrazioni della più grande intensità – sfuggano alle investigazioni degli scienziati. Per essere precisi, o meglio “scientifici”, i ricercatori si sono fermati all’osservazione della materia fisica, senza rendersi conto che in tal modo si sarebbero limitati e avrebbero limitato anche tutti coloro che avessero subito la loro influenza e seguito il loro esempio. Ebbene, un tale esempio è catastrofico, poiché spinge gli esseri umani a fermarsi esclusivamente all’aspetto più materiale e più superficiale delle cose, invece di interessarsi a tutto ciò che è sottile, vivo, vibrante: il mondo dello spirito.
Omraam Mikhaël Aïvanhov