20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Osiride - dio nero, perché luce al di là della luce
Quando apriamo la nostra finestra al mattino e vediamo il sole, siamo felici di ammirare la sua luce, di sentire il suo calore e di lasciarci penetrare dalla vita che esso diffonde nell'universo. Ma se potessimo lasciare la terra per avvicinarci al sole, forse vedremmo quelle regioni come qualcosa di nero, di oscuro, che non ci rallegrerebbe affatto. Ecco un mistero che dovremo sondare più avanti. Nell'antico Egitto, quando il discepolo raggiungeva l'ultimo grado dell'Iniziazione, il gran sacerdote gli sussurrava all'orecchio: «Osiride è un dio nero… Osiride è tenebra, tre volte tenebra». Com’era possibile che Osiride, dio della luce e del sole, fosse nero? Il discepolo era turbato, poiché il nero è il simbolo del male e dell'inconoscibile.* Aver cercato la luce, aver percorso tutto quel cammino e finire per scoprire le tenebre! La realtà è che Osiride è talmente luminoso da sembrare oscuro, poiché Osiride è luce al di là della luce.
Omraam Mikhaël Aïvanhov