20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Pace - ovvero come nutrirsi nei piani fisico e psichico
Anche se un giorno si riuscisse a sopprimere gli eserciti e i cannoni, l’indomani gli esseri umani inventerebbero altri mezzi per farsi la guerra. Non è sopprimendo qualcuno o qualcosa all’esterno che si può ristabilire la pace. La pace è anzitutto uno stato interiore, ed è in se stesso che l’essere umano deve cominciare col sopprimere le cause delle guerre. Fintanto che sarà abitato dalla scontentezza, dalla rivolta, dall’invidia e dal desiderio di possedere sempre di più, qualunque cosa faccia, non solo alimenterà interiormente i germi del disordine, ma inoltre seminerà quei germi ovunque intorno a sé. Chi mangia e beve qualunque cosa, fa entrare nel proprio organismo certi elementi nocivi che lo faranno ammalare. E allora, che pace si può avere quando si è scombussolato l'organismo? La stessa legge la si trova sul piano psichico: se si assorbe qualunque pensiero e qualunque sentimento, ci si ammala. La pace, dunque, è anche la conseguenza di un sapere che riguarda la natura degli alimenti di cui l’uomo si nutre sul piano psichico. Essa può instaurarsi solo in chi si sforza di nutrirsi con pensieri giusti e sentimenti generosi. Solo un tale essere può portare la pace intorno a sé: da tutte le cellule del suo corpo, da tutte le particelle del suo essere fisico e psichico emana un’armonia che impregna ogni minimo atto della sua vita quotidiana.
Omraam Mikhaël Aïvanhov