20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Parola - prendere coscienza dei suoi poteri
Un generale lancia l'ordine di attacco. Grida: «Fuoco!» e in pochi minuti non rimane più niente di quella che prima era una magnifica città. Egli non ha fatto nulla in prima persona, ha semplicemente pronunciato una parola... Ma che potere possedeva quella parola! Oppure un uomo – o una donna – che conta molto per voi, ma di cui non conoscete ancora i veri sentimenti, un giorno vi dice o vi scrive queste semplici parole: «Ti amo», ed ecco la vostra vita illuminarsi all'improvviso! Non è cambiato nulla, eppure tutto è cambiato. L’intera esistenza è lì a dimostrazione dei poteri della parola. E perché pensate che le persone parlino, il più delle volte? Per esercitare il loro potere. Quindi anche se affermano che stanno dando spiegazioni o informazioni, spesso non lo fanno realmente per spiegare o informare; parlando o scrivendo, vogliono soprattutto produrre certi effetti: farsi degli alleati, suscitare la collera, l’odio, oppure assopire la diffidenza. E voi, a quale scopo utilizzate la parola?
Omraam Mikhaël Aïvanhov