20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Scienziati - loro contraddizioni
Uno scienziato vi dirà che ammette come vero e degno di fede solo ciò che egli stesso ha potuto osservare, calcolare, misurare, pesare, confrontare e classificare; tutto il resto è discutibile e deve essere accantonato. D'accordo, ma ciò riduce enormemente il campo della sua coscienza, poiché i due terzi (diciamo due terzi) dell'esistenza umana trascorrono in attività che nessuno può pesare né misurare. Eh sì, i due terzi del tempo si vive, è tutto. Se quella vita non merita attenzione e neppure interesse, ci si domanda perché mai uno scienziato continui a vivere. Come tutti quanti, egli respira, mangia, beve, dorme, cammina, ha pensieri, sentimenti, sensazioni, desideri, incontra persone che ama o che non ama, e può accadere anche che le baci, e non si chiede se tutto ciò egli lo faccia “scientificamente”. Com'è che ha accettato di vivere una vita non scientifica? Avrebbe dovuto rifiutarsi! Ovviamente è molto meglio che continui a vivere. Ma allora si decida a prendere sul serio tutte quelle manifestazioni dell'esistenza che per il momento sfuggono alle sue investigazioni.
Omraam Mikhaël Aïvanhov