20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Sogno - e realtà: loro carattere relativo
Qualcuno ha un incubo: sogna, ad esempio, di essere inseguito. Corre, corre... ed ecco poi un abisso vertiginoso spalancarsi davanti a lui, ed egli cade... Che angoscia! Anche una volta sveglio, egli rimane sconvolto ancora per qualche minuto, come se ciò che aveva appena sognato fosse la realtà. Allora, quale conclusione trarre da questa esperienza? Se è possibile scambiare il sogno per la realtà, significa che si deve poter considerare anche la realtà come un sogno. Sì, ed è quello che fa il saggio. Qualunque cosa gli accada, il saggio dice a se stesso: «Soffro, sono angosciato, mi sento come inseguito, ma si tratta di un sogno, e quando mi sveglierò, non rimarrà più una traccia di tutto questo!» Direte che tutti questi ragionamenti non vi impediranno di soffrire. Certo, ma anche coloro che hanno degli incubi soffrono: si agitano nel letto, gridano; eppure, a farli reagire così non è la realtà. Del resto, è ciò che essi stessi si dicono una volta svegli. Allora, anche voi, quando soffrite, dite a voi stessi che quella non è la realtà!
Omraam Mikhaël Aïvanhov