20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Esistenza - deve essere compresa come una continuità
In un certo senso, la morte non esiste: essa è contenuta nella vita. La morte non è che un cambiamento di piano e di abiti, affinché noi possiamo progredire nella comprensione della vita. Ogni volta che un commediante deve interpretare un nuovo ruolo, non solo cambia costume di scena, ma anche partner, e quel nuovo ruolo gli insegna qualcosa di più su se stesso e sugli altri. Ebbene, neppure noi possiamo mettere radici in un unico ruolo e, dopo un certo tempo, dobbiamo abbandonare la scena del mondo. Questa uscita di scena viene chiamata “morte”, ma in realtà esiste soltanto la vita ininterrotta. Il commediante continua a vivere dopo lo spettacolo... Occorre abituarsi a vedere l'esistenza come una continuità. Gli esseri umani hanno la cattiva abitudine di tracciare frontiere ovunque: frontiere fra lo spirituale e il materiale, fra la veglia e il sonno, fra la vita e la morte... No, l'esistenza è una!
Omraam Mikhaël Aïvanhov