20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Filosofo - deve approfondire l'unico sistema che rende conto di ciò che sono il Creatore, la creazione e le creature
Quanti filosofi inventano sistemi che riportano unicamente la loro personale visione del mondo! E troppo spesso, tale visione, necessariamente limitata, riflette le loro lacune spirituali, psichiche, intellettuali o anche fisiche. Per non parlare di quelli che, cercando di coltivare l'originalità, si sforzano di presentare nuove teorie. La verità è che non esiste un unico sistema di spiegazione dell'universo, un unico sistema che renda conto di ciò che sono il Creatore, la creazione e le creature; e il filosofo, nelle sue meditazioni, deve sforzarsi di trovarne i fondamenti. Che poi esprima i risultati delle sue ricerche in base al proprio temperamento o la propria sensibilità – si può dire anche con la “propria voce” – è normale. Un cantante che deve eseguire una parte non può farlo se non con la propria voce, e attraverso questa egli esprime tutto ciò che lui stesso è in profondità. Deve però rispettare lo spartito, ossia non ha il diritto di cantare altre note se non quelle che sono scritte. Allo stesso modo un filosofo non ha il diritto di cantare altre parole se non quelle che sono scritte nel grande libro della vita. Ha solo il diritto di cantarle con la propria ugola.
Omraam Mikhaël Aïvanhov