Il segreto della polarità - i due principi
"Non si può trascurare il fatto che ogni cultura e ogni civiltà siano opera delle due mani: per creare, esse devono lavorare insieme. La mano destra e la mano sinistra si accordano, si armonizzano e si completano, essendo ciascuna semplicemente uno dei due aspetti dell'unità.... Attraverso le due mani, il principio maschile e il principio femminile proiettano correnti di natura diversa, e affinché possano guarire, sostenere, salvare, riparare e illuminare.
(Pensiero del 12 Ottobre 2012)"
Il principio maschile e femminile, principi della creazione
(Pensiero del 12 Ottobre 2011)
(Pensiero del 30 Aprile 2010)
Imparare a utilizzare la legge dell’alternanza
"La vita è fondata sull'esistenza dei contrari, ovvero sul fatto che tutto è polarizzato in attivo e passivo, emissivo e ricettivo, maschile e femminile. Tale opposizione crea il movimento. Questa idea è espressa dal numero 2, che è il numero della polarizzazione. Il 2 è l'1 divenuto positivo e negativo. Nel gioco delle carte dei Tarocchi il numero 2 è rappresentato dalla Papessa che tiene un libro aperto sulle ginocchia. Colui che è in grado di decifrare tale arcano è capace di risolvere nella vita il problema del male. Egli comprende che il bene e il male, l'amore e l'odio, la luce e le tenebre, benché opposti nelle loro manifestazioni, sono i due aspetti della stessa realtà. Non serve quindi a niente voler lottare contro il male. Bisogna soltanto imparare a usare le forze del male (le difficoltà e le prove) per trasformarle in energie costruttive. Per risolvere il problema del male, bisogna saperlo utilizzare ovvero uscire dalla dualità per ritornare all'unità."
(Pensiero del 8 Ottobre 2002)
"Al mattino, la luce scaccia le ombre della notte, e la sera, sono le ombre che riguadagnano terreno... È lecito, per questo, dire che la notte è opposta al giorno, e il giorno alla notte? Sì e no. Sì, perché la luce è l'opposto delle tenebre; no, perché il giorno e la notte lavorano insieme per creare e preservare la vita. Prima di venire al mondo, il bambino passa nove mesi nascosto nel grembo della madre... Per germogliare, i semi devono restare per un certo tempo sotto terra... Quanti lavori hanno inizio nell'oscurità, prima di uscire alla luce! Luce e oscurità rappresentano delle entità, delle correnti, delle energie che la natura utilizza per il suo lavoro."
(Pensiero del 23 Agosto 2010)
"Il nostro corpo fisico è costruito simmetricamente rispetto ad un asse centrale, ossia la colonna vertebrale, e in questo senso si può dire che è retto dal numero 2. Abbiamo due occhi e due orecchie; inoltre, il cervello e il naso, pur essendo singoli, sono in realtà due, con i due emisferi e le due narici. Ci sono poi i due polmoni, i due reni, e più in basso i due testicoli per l'uomo e le due ovaie per la donna. Infine, abbiamo due braccia e due gambe. Anche se tale simmetria non è assoluta, in quanto il lato sinistro del nostro corpo non è mai esattamente simmetrico al lato destro, fisicamente la simmetria esiste. Psichicamente, però, la questione si presenta in modo affatto diverso. Lo studio del cervello umano ha rivelato che le funzioni dei due emisferi non sono identiche: l'emisfero sinistro è la sede delle facoltà analitiche (la logica, il ragionamento) che si possono designare come maschili, mentre l'emisfero destro è la sede delle facoltà di sintesi (l'intuizione, la sensibilità) che si possono designare come femminili. Così, i due emisferi hanno attività complementari. Si può quindi dire che il nostro corpo fisico è costruito secondo una simmetria, mentre la nostra psiche poggia su una polarizzazione maschile e femminile, positiva e negativa."
(Pensiero del 11 Novembre 2010)
Lavorare con i due principi – La Bilancia
"L'equilibrio psichico è una delle qualità più preziose e difficili da acquisire, poiché è il risultato di due movimenti contraddittori. Si vedono persone parlare, camminare e darsi da fare come se non facessero alcuno sforzo. Si potrebbe dire che sono equilibrate; e invece no, in realtà ristagnano. Giorno dopo giorno, le si ritrova sempre simili a se stesse: presentano lo stesso volto impassibile, riproducono le stesse azioni del giorno precedente, ripetono le parole del giorno prima, ecc. Non sarà questo tipo di equilibrio a farle evolvere. Un certo squilibrio è necessario per il nostro avanzamento, ma a condizione che rimaniamo vigili e che possiamo rimediare quando i piatti della bilancia cominciano ad accusare un'eccessiva differenza di livello. L'equilibrio consiste quindi nel conservare interiormente certe oscillazioni. Il giorno in cui i due piatti sono perfettamente equilibrati, non si può più parlare di equilibrio, ma di morte. La vita sta nell'oscillazione misurata della bilancia."
(Pensiero del 25 Aprile 2010)
L’iniziazione
"L’essere umano è talmente obnubilato dal suo aspetto esteriore di uomo o donna, da dimenticare che in alto, sul piano divino, possiede entrambi i due principi, maschile e femminile. Ma occorre comprendere che l' “alto” di cui si parla non è situato ad anni luce di distanza, ma è anche in lui: è la sua parte superiore. L’Iniziazione è un processo psichico al termine del quale l’essere umano è in grado di fondersi con la parte complementare del proprio essere. Per questo non prova più alcuna mancanza, non si sente mai più solo. Non sono i legami carnali a far sì che un uomo o una donna si sentano meno soli. Quanti ve lo diranno! Hanno moltiplicato gli incontri e le esperienze, ma interiormente è sempre la solitudine, il deserto. Sì, perché è prima in se stessi, nel piano psichico, nel piano spirituale, che certi incontri devono avvenire. In basso, si può trovare unicamente quello che prima si è realizzato in alto. "
(Pensiero del 20 Maggio 2012)
La ricerca dell’anima gemella
"Coscientemente o inconsciamente, tutti – uomini e donne – cercano la propria anima gemella. Ciò che non sanno è che in realtà la loro anima gemella non è un'entità diversa da loro: è l'altro polo del loro essere che vive in alto, accanto a Dio, nella perfezione e nella pienezza. In tutte le Iniziazioni si insegnava ai discepoli come ritrovare l'altro polo del proprio essere, che è il proprio Sé superiore. In India, lo Jnani-yoga fornisce alcuni metodi grazie ai quali lo yogi giunge all'unione con il suo Sé superiore, poiché tramite questa unione egli si unisce a Dio. In Grecia si ritrova la stessa idea espressa nella formula scritta sul frontone del tempio di Delfi: «Conosci te stesso». Non bisogna però dimenticare che esiste un seguito a questa frase: «...e conoscerai l'universo e gli dèi». La vera conoscenza è il risultato della fusione dei due principi, maschile e femminile. È il significato delle parole della Genesi: «E Adamo conobbe Eva»... «Conosci te stesso» significa dunque: trova l'altro polo in te, trova la tua parte complementare per unirti ad essa. Se siete un uomo, l'altro polo in voi sarà il principio femminile; e se siete una donna, sarà il principio maschile, con il quale cercherete di fondervi nella purezza e nella luce. Nel momento in cui si verificherà tale fusione, incontrerete la vostra anima gemella."
(Pensiero del 28 Marzo 2015)
"Che sia uomo o donna, l’essere che ha veramente trovato la propria anima gemella – vale a dire che ha trovato in se stesso il suo principio complementare – ha la sensazione di incontrare quel principio ovunque, in tutte le creature. Un tale essere ama tutte le donne e tutti gli uomini sulla terra, li ama spiritualmente ed è felice grazie alla sua anima gemella che lo ha appagato. Non prova più quella mancanza che lo costringe a cercare continuamente un modo per porvi rimedio, ma sente che tutti gli incontri che fa contribuiscono ad arricchirlo. Sì, quando avete realizzato la pienezza in voi stessi, scoprite il vostro principio complementare in tutte le creature. Sono esperienze inspiegabili e inesprimibili. Soltanto chi le ha vissute può capirle. Ma fino ad allora, quanta strada da percorrere! Sempre soffrire, essere delusi, sempre cercare un essere e non trovarlo mai... Si dice a se stessi: «Ah, eccolo! È lui!» Poi, qualche tempo dopo, ci si rende conto che non era lui. Allora, sarà forse un altro?... E si continua così fino a quando ci si rende conto di possedere quell'essere dentro di sé. Ma a partire dal giorno in cui lo si è trovato dentro di sé, lo si trova ovunque anche esternamente. Ora, capitemi bene: io non sconsiglio e non condanno l’amore fisico, l’unione fisica. Vi spiego semplicemente che se volete trovare realmente la pienezza, è prima in voi stessi che dovete realizzare l’unione dei due principi."
(Pensiero del 20 Dicembre 2012)