20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Numero tredici - non ama le impurità, le combatte
Spesso si sente dire che il 13 è un numero che porta sfortuna, e in particolare che non si deve mai essere in tredici a tavola. Sì, il numero 13 non ama le impurità e le combatte; ed essendo anche molto attivo e molto dinamico, può nuocere alle creature che non possiedono le qualità femminili della bontà, dell'amore e della dolcezza per equilibrare la sua influenza. Si deve essere puri e pieni d'amore per sentirsi bene con il numero 13. Sul piano fisico, il numero 13 è legato alla croce (1+3 = 4), ossia alle sofferenze e alla prigione. La croce è lo sviluppo del cubo nello spazio a due dimensioni, e il cubo, schematicamente, rappresenta le limitazioni e la prigione. Il 13 può dunque “portare sfortuna”, come si suol dire; ciò non dipende da lui, ma dalla maniera particolare in cui ciascuno riceve la sua influenza. Tutto dipende dalla struttura fisica e psichica, dal grado di sviluppo e di elevatezza. Alcuni si ammalano, altri si mettono a riflettere, e altri ancora si sentono stimolati ad agire.
Omraam Mikhaël Aïvanhov