Archivio dei Pensieri Quotidiani

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Pensiero di giovedì 22 gennaio 2009

Neppure gli apparecchi più sofisticati possono darci …

Neppure gli apparecchi più sofisticati possono darci un’idea di ciò che è l’essere umano. Egli sarà sempre qualcosa di più di ciò che si può vedere di lui. È questo il motivo per cui non lo si conosce ancora, e nemmeno la medicina lo conosce. Sì, la medicina lavora su esseri che non conosce. Quanti medici hanno la tendenza a considerare ancora l’essere umano come una macchina! Ignorano che egli è abitato da forze, da entità, da intelligenze capaci di produrre nel suo organismo degli elementi che prima non possedeva. Ignorano che al di là del suo corpo fisico, egli possiede dei corpi sottili: il corpo eterico, astrale, mentale, causale, buddhico, atmico… Non sanno cosa siano il suo pensiero e la sua volontà, e ancor meno la sua anima e il suo spirito. Allora, come si può pensare che sapranno trovare i metodi giusti per curarlo? Per guarire i malati, non basta occuparsi del loro corpo fisico: bisogna toccare più in alto, nei piani sottili, gli elementi e le entità da cui dipende il suo buon funzionamento.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

 

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