20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Quanti spiritualisti abbandonano il proprio lavoro perché …
Quanti spiritualisti abbandonano il proprio lavoro perché trovano che i risultati si facciano attendere! Questo, tuttavia, non significa che l’insegnamento da essi ricevuto sia errato, e neppure che i metodi che sono stati indicati siano inefficaci; sono loro che non hanno saputo procedere correttamente, e soprattutto, hanno fretta perché sono pigri: si stancano subito di fare degli sforzi, perché vivevano nell’illusione che esistessero dei mezzi per superare rapidamente le difficoltà. Eh, no! Certo, avviene qualcosa di simile anche con la medicina: qualche compressa, qualche puntura, ed ecco che si è di nuovo in piedi. Purtroppo, con il lavoro spirituale, le cose si svolgono in modo completamente diverso. Qui, non vi sono né compresse né punture, ma bisogna intraprendere un lungo lavoro sulla propria materia: bisogna cuocerla, impastarla, modellarla, e chi sostiene di rivelarvi dei segreti che in poco tempo trasformeranno voi e la vostra vita, è un ciarlatano. L’unica cosa che può accadere in un solo istante, è la rivelazione di una verità o di un nuovo orientamento da prendere, ma poi si deve lavorare, lavorare, lavorare… È un’impresa senza fine.
Omraam Mikhaël Aïvanhov