Pensiero di sabato 27 agosto 2005

Ritornate ogni tanto su voi stessi, e ditevi: «Ovviamente, …

27/08/2005

Ritornate ogni tanto su voi stessi, e ditevi: «Ovviamente, io mi credo sempre irreprensibile, ma dov’è la prova di questo? Il mio intelletto è chiaro, limpido, lucido? Il mio cuore è pieno d’amore verso il Creatore e le creature? La mia volontà è così potente da non poter essere fermata nella realizzazione del mio ideale?» Se siete sinceri, sarete obbligati ad ammettere che il vostro intelletto non comprende granché, che il vostro cuore è agitato da passioni contraddittorie, che la vostra volontà è tirata da tutte le parti. Allora, traete voi stessi la conclusione: non siete nel vero. Ci sono dei criteri, ma pochi vogliono conoscerli per poter giudicare se stessi. Un uomo ha sprecato la sua vita, è infelice, malato, inacidito, privo di amici, di soldi, ma questo non importa, poiché la sua filosofia è impeccabile, è nel vero! Chi lo dice? Lui stesso, evidentemente. Ebbene, non è lui che deve pronunciarsi, ma sono le circostanze, gli avvenimenti. Coloro che si accorgono di essere continuamente immersi in problemi insolubili devono concludere che c’è qualcosa in loro da correggere.