Pensiero di domenica 20 marzo 2005

Supponiamo che in una famiglia scoppi una lite: che …

20/03/2005

Supponiamo che in una famiglia scoppi una lite: che spettacolo, che cacofonia! All’improvviso, un amico, che tutti stimano e rispettano, si presenta alla porta. Immediatamente tutti cercano di darsi un contegno, riescono persino a guardarsi con gentilezza affinché l’amico non si accorga che erano in piena tragedia. Anche voi avrete fatto questa esperienza, non è vero? Allora, perché non trarne delle conclusioni per la vita interiore? Quando in voi sorgono dei turbamenti, se vi mettete a pregare con molto ardore, potrete constatare che improvvisamente tutto si placa e ritrovate la calma e la gioia. Perché? Perché un amico è venuto a visitarvi, e in sua presenza tutti gli altri abitanti interiori, temendo di mostrarsi villani, si sono calmati. Se voi pregate quell’amico con ancor più assiduità e fervore affinché non vada più via e si stabilisca in voi definitivamente, installandosi al centro di voi stessi, da quel momento la pace e la luce regneranno in voi per sempre.