20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
«Mio Padre ed io siamo uno». Se Gesù ha potuto pronunciare …
«Mio Padre ed io siamo uno». Se Gesù ha potuto pronunciare una simile frase, significa che aveva fatto un lavoro gigantesco su di sé; e dopo di lui, anche noi dobbiamo sforzarci di fare lo stesso lavoro, seguendo il suo esempio. Dio vive in noi, e anche il Suo Regno è in noi. Colui che diviene consapevole di essere inseparabile dal Creatore, vede sempre più chiaro per poter risolvere i propri problemi e fare del bene attorno a sé. Colui che invece sente Dio esterno a sé è abbandonato alle sue sole risorse che sono ben limitate. Questo lavoro di identificazione con la Divinità lo si ritrova nella pratica induista dello Jnani-yoga, lo yoga della conoscenza. Lo yogi impara a meditare sulla formula “Io sono Lui” (Lui, ossia il Principio divino), e la pronuncia finché essa diventa in lui carne e ossa. A quel punto, il suo sé limitato e personale non esiste più: soltanto Lui, il Signore, esiste in lui, e a partire da quel momento egli può compiere meraviglie.
Omraam Mikhaël Aïvanhov