20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
È detto che Dio ha creato il mondo «ex nihilo»: a partire …
È detto che Dio ha creato il mondo «ex nihilo»: a partire dal nulla; ma il «nulla» non esiste. «Nulla» corrisponde a quella realtà che i cabalisti chiamano Aïn Soph Aur: Luce Senza Fine. La stessa parola «luce», tuttavia, può indurci in errore, perché per noi la luce non è solo quello che vediamo, ma anche quello che ci permette di vedere. Aïn Soph Aur, come la comprendono i cabalisti, è una luce oltre la stessa luce, una luce di una tale natura che può essere confusa con le tenebre; è l’Assoluto, il Non Manifesto, l’apparente assenza di ogni movimento. Per uscire dalle tenebre e dall’immobilità apparenti, l’Assoluto Si è imposto dei limiti. Dunque, ha circoscritto uno spazio, poi, debordando dai limiti di quello spazio, ha formato un ricettacolo che ha colmato delle Sue emanazioni. Il primo ricettacolo è Kether, la prima sefira. Kether, debordando a sua volta, ha generato Hochmah. Poi Hochmah ha generato Binah, e così via sino a Malkhuth, la terra. Ogni sefira è una emanazione della precedente. A partire da Kether si può dunque dire che tutta la Creazione non è altro che un ininterrotto processo di condensazione della luce divina.
Omraam Mikhaël Aïvanhov