20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
La coscienza è una realtà, una realtà impietosa. Prendiamo …
La coscienza è una realtà, una realtà impietosa. Prendiamo il caso di un malfattore. Per quanto faccia, non riesce a liberarsi di certe angosce: la polizia, la prigione, la vendetta delle sue vittime, il rimorso. Perché? Per il motivo che egli ha messo in moto certi processi che ora si riflettono sulla sua coscienza, e per questo non riesce più a trovare la pace. Non è la coscienza che costruisce quelle immagini, poiché essa opera soltanto come uno schermo e non è assolutamente responsabile di tutto quello che vi viene proiettato. Ecco perché talvolta si osservano persone cha vanno spontaneamente a consegnarsi alla polizia e accettano di essere punite per i loro errori; qualcosa in loro dice che meritano una punizione, ma anche che devono riparare, perché riparando liberano la propria coscienza. In questo modo, sul loro schermo passerà allora un nuovo «film».
Omraam Mikhaël Aïvanhov