20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Incontri - nutrire la nostra anima con la vita sottile degli esseri
Gli esseri umani possono essere paragonati a fiori, a frutti… o anche a ortaggi! Quando entrate in relazione con loro, quando li guardate, quando parlate loro o li ascoltate, è come se li steste annusando o perfino assaggiando. Ora, che cosa fate il più delle volte? Guardate i loro vestiti, i loro gioielli, il loro viso, le loro mani e le loro gambe, ma non cercate di nutrire la vostra anima di tutta quella vita che è lì, nascosta, e che emana dal loro cuore, dalla loro anima e dal loro spirito. Ed è un peccato. D’ora in poi, siate dunque più attenti e cercate di imparare ad apprezzare gli esseri umani che portano in sé quella vita sottile. Fermatevi davanti a loro pensando: «Sono degli aspetti del Padre celeste e della Madre divina!... Grazie, Signore, grazie Madre divina! Tramite questi “fiori” e questi “frutti”, oggi ho la possibilità di avvicinarmi a Voi e di contemplarvi; attraverso questo splendore, posso respirare i vostri profumi e gustare i vostri sapori». E ve ne andrete felici, perché quei frutti e quei fiori vi avranno permesso di avvicinarvi al Cielo.
Omraam Mikhaël Aïvanhov