20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Un medico ha una grande responsabilità di fronte ai suoi …
Un medico ha una grande responsabilità di fronte ai suoi pazienti. Con il suo atteggiamento e con le sue parole tocca dei fattori psichici e qui non si sa mai quello che si può scatenare, sia come elementi positivi che negativi né quali ripercussioni questi elementi potranno avere sullo stato del malato. Un medico che dice ad un malato: ""Le restano tre mesi ... sei mesi di vita"" non è saggio. Prima di tutto perché non esiste nessuna certezza a riguardo; l'esperienza, infatti, ci ha mostrato che molti medici si sono sbagliati facendo questo genere di previsioni. In secondo luogo, influenza negativamente il malato e lo getta nella disperazione paralizzandolo con l'idea che non ci sia più nulla da fare. Voi direte: ""Io conosco invece alcuni malati che una diagnosi simile ha spinto a reagire e a lottare contro la malattia"". È possibile, certamente, tutto è possibile, ma non si tratta della maggioranza dei casi. Il medico non ha il diritto di scoraggiare i suoi ammalati. E non soltanto il medico, d'altronde. Nessuno ha il diritto di influenzare negativamente gli altri, ponendo loro dei limiti e dicendo che non riusciranno mai a realizzare i loro progetti. Bisogna sempre incoraggiare le persone a lavorare e a impegnarsi.
Omraam Mikhaël Aïvanhov