20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Orgoglio e umiltà - l’uno impoverisce, l’altra arricchisce
L’orgoglioso immagina di non dipendere da nulla e da nessuno, esattamente come una lampada che pretendesse di diffondere la luce dimenticando che è la centrale elettrica a fornirle la corrente. L’uomo umile, al contrario, sa che non è un essere isolato, sa che niente dipende da lui, e che se non rimane legato al Cielo non avrà forza né luce né saggezza; sente di essere l’anello di una catena infinita, il conduttore di un’energia cosmica che viene da molto lontano e che, attraverso di lui, scorre verso i suoi fratelli umani. Quali sono le conseguenze di questi due atteggiamenti? L’orgoglioso, che crede di dipendere unicamente da se stesso, dimenticando l’origine delle correnti che si manifestano attraverso di lui, finisce per diventare una terra arida. Viceversa, l’uomo umile è una valle irrigata dall’acqua che scende dalle vette per fertilizzare le pianure: egli riceve le forze zampillanti della montagna e conosce l’abbondanza. Non si sono ancora capite le ricchezze dell’umiltà.
Omraam Mikhaël Aïvanhov