20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Si può definire il destino come una forma archetipa che …
Si può definire il destino come una forma archetipa che s’impone ad ogni essere al momento della sua nascita. Sono i Ventiquattro Vegliardi a decidere tale forma. I Ventiquattro Vegliardi, che la Cabala situa della sefirah Binah, rappresentano la più alta giurisdizione. Sono loro che emanano i decreti riguardanti le forme del destino; le forme fisiche che noi vediamo sulla Terra sono il lontano riflesso delle forme decretate in alto. Una di queste forme archetipe è proiettata nella donna che porta in sé un bambino, ed è a partire da quella forma che la futura mamma lavorerà. Una volta decretata la forma, nulla la può più cambiare: essa discende nella materia per realizzarsi. Non serve a niente andare poi a consultare degli astrologi per poter prendere delle precauzioni e sfuggire alle prove e alle difficoltà; tutto è previsto affinché “ciò che è scritto si compia”. L’unico modo per accordarsi con i Signori dei destini, è accettare i loro decreti con umiltà e amore, sapendo che sono giusti. Perciò, la cosa più saggia è considerare le difficoltà e le prove di questa esistenza come problemi da risolvere, sapendo che esse rappresentano per ciascuno il mezzo migliore per evolvere.
Omraam Mikhaël Aïvanhov