20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Esaù, affamato, cedette il diritto di primogenitura al …
Esaù, affamato, cedette il diritto di primogenitura al fratello Giacobbe in cambio di un piatto di lenticchie. Conoscerete certamente questo episodio del Vecchio Testamento. Evidentemente è una storia simbolica che si deve interpretare. Esaù rappresenta l’essere umano pronto a sacrificare ciò che gli dà un grande merito agli occhi del Padre Celeste, in cambio di piaceri immediati, poiché la fame è sinonimo di tutti i desideri, di tutte le voglie. Quanti altri appetiti, oltre a quello fisico, reclamano di essere soddisfatti e fanno perdere agli esseri umani il loro diritto di primogenitura, cioè la loro dignità di figli di Dio! Ogni volta che un essere cede ad un istinto, non solo alla gola ma anche alla sensualità, alla collera, alla gelosia, all’ambizione, all’odio, vende il suo diritto di primogenitura, la sua regalità interiore, per un piatto di lenticchie, e si impoverisce, si sottomette, diventa schiavo. In cambio di qualcosa senza valore, abbandona un bene estremamente prezioso che è in lui: la vita divina.
Omraam Mikhaël Aïvanhov