20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Nel libro della Genesi, è detto che dopo aver mangiato del …
Nel libro della Genesi, è detto che dopo aver mangiato del frutto proibito, dietro suggerimento del serpente, Adamo ed Eva si nascosero al Signore che percorreva il giardino nella brezza della sera. Dio chiama Adamo: «Dove sei?… Hai mangiato dell’albero di cui ti avevo proibito di mangiare? L’uomo rispose: La donna che mi hai messo accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato. E Dio l’Eterno disse alla donna: Perché hai fatto questo? La donna rispose: Il serpente mi ha sedotta e io ne ho mangiato». Una tradizione riporta che il frutto mangiato da Adamo ed Eva era una mela, un'altra che si trattava di un fico… Poco importa. Ciò che bisogna vedere in questo testo, è che le tentazioni alle quali soccombiamo sono paragonabili a un nutrimento che assorbiamo. Il serpente, che è una personificazione del male, tenta Eva proponendole di mangiare del frutto proibito; in seguito, Eva lo propone ad Adamo; e quando Dio chiede loro cosa sia successo, Adamo accusa Eva ed Eva accusa il serpente. In realtà, far ricadere la responsabilità dei propri sbagli su un tentatore (o una tentatrice) non è una scusante. Se si è agito male, si è colpevoli. Il fatto è che non bisogna soccombere, non bisogna “mangiare”, in modo da non avere vergogna di presentarsi davanti al Signore ogni volta che Egli ci chiede: «Dove sei?»
Omraam Mikhaël Aïvanhov