20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Terzo occhio - ci avverte dei pericoli o degli ostacoli
Quante sventure capitano agli esseri umani perché non vedono i pericoli che corrono prendendo una certa decisione o lanciandosi in una determinata impresa! Partono tranquillamente senza vedere nulla, senza prevedere nulla, e si gettano direttamente nelle difficoltà. Se avessero saputo sviluppare il loro occhio interiore, questo li avrebbe avvertiti, poiché quell'occhio, che a volte viene chiamato “terzo occhio”, è come un radar: invia onde che, ritornando, ci avvertono degli ostacoli che si presentano sul nostro cammino. Nella maggior parte delle persone, però, quel radar è guasto, perché la vita disordinata che esse conducono si oppone al suo buon funzionamento. È vero che ci sono casi in cui l'occhio spirituale, anche se sviluppato, non ci avverte, ossia quando certi avvenimenti sono determinati in anticipo dai Ventiquattro Vegliardi, i Signori dei destini, e devono necessariamente realizzarsi. Anche se li vediamo o li sentiamo arrivare, non possiamo evitarli, e dovremo affrontarli alla luce della Scienza iniziatica. Ma altrimenti, in generale, se abbiamo saputo preparargli le condizioni, l'occhio spirituale è lì per avvertirci e guidarci.*
Omraam Mikhaël Aïvanhov