20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Di qualcuno che si sente facilmente ferito, offeso, si dice …
Di qualcuno che si sente facilmente ferito, offeso, si dice che è sensibile. No, la vera sensibilità è un'apertura totale alla bellezza e alla luce del mondo divino, e una chiusura a tutte le brutture e le assurdità del mondo umano. Quindi, ciò che generalmente viene chiamata "" sensibilità "", intesa come la capacità di percepire dolorosamente l'indifferenza, il disprezzo, le critiche e le vessazioni, in realtà non è altro che emotività. Allora, cosa resta a dei poveri infelici per i quali non esistono né il Cielo né gli angeli né gli amici né la bellezza, ma solo persone ingiuste, cattive e malintenzionate? Non bisogna confondere la sensibilità con l'emotività. L'emotività è la manifestazione malata di un ""sé"" povero, meschino, ristretto, dolente. La sensibilità rappresenta invece un grado superiore di evoluzione che mette l'uomo in relazione con le regioni celesti e gli permette di vibrare all'unisono con tutta la bellezza dell'Universo.
Omraam Mikhaël Aïvanhov