20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Valore (Il) - di un essere non lo si misura dai suoi successi
Chi prova il bisogno di lavorare per il bene dell'umanità non si domandi se riuscirà o fallirà, poiché tale domanda introduce in lui un'esitazione, un dubbio che lo frena nel suo slancio. Deve lavorare, tutto qui. La storia dei popoli ci insegna che non si può esprimere un giudizio sul valore degli esseri prendendo come solo criterio i loro successi o i loro fallimenti. Quelli che hanno avuto successo non necessariamente sono i più grandi, e quelli che hanno fallito non sono di minore elevatezza. Il loro esempio ha nutrito lo slancio di una moltitudine di altri esseri: sono stati come una semenza, come un lievito; un giorno l'obiettivo verrà raggiunto e ancor meglio di quanto potessero sperare. Ogni creatura viene sulla terra con una determinata missione e, spesso, coloro che sono incaricati delle più grandi missioni sono destinati a fallire, almeno in apparenza. Essi però hanno preparato il terreno – che è la cosa più difficile – per altri che, beneficiando dei loro sforzi, riusciranno. Perciò, quelli che riportano successi devono pensare con riconoscenza a tutti gli uomini e le donne che prima di loro hanno lavorato affinché quei successi fossero possibili. Quegli uomini e quelle donne hanno fatto dei sacrifici, a volte sono stati anche vittime, ma è possibile che ritornino in un'altra vita per raccogliere il frutto del proprio lavoro.
Omraam Mikhaël Aïvanhov