20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Natale - simbolismo del bue e dell'asinello
Ogni anno, il 25 dicembre, la cristianità festeggia la nascita di Gesù, e in tutte le chiese viene allestito un presepio. Il bambino è lì, disteso sulla paglia, su di lui vegliano Maria e Giuseppe, e con loro un asinello e un bue. Non ci si dimenticherebbe mai dell'asinello e del bue! Ma questi due animali sono simboli che vanno interpretati; corrispondono a determinati processi che si svolgono nell'essere umano stesso. La stalla è il corpo fisico, e il bue la forza sessuale. Quanto all'asino, esso rappresenta quello che la tradizione chiama “il vecchio Adamo”, egocentrico, testardo, cocciuto, ma buon servitore, ossia la natura inferiore, la personalità. L'essere umano che decide di lavorare per far nascere il Cristo dentro di sé, comincia a entrare in conflitto con le forze della sua natura inferiore e della sua sessualità. Sono queste forze che egli deve dominare per metterle al servizio del Bambino divino. Ecco perché sta scritto che, nella stalla, il bue e l'asino soffiavano sul bambino e lo riscaldavano con il loro fiato... Dunque, quando l'essere umano riesce a trasmutare gli istinti rappresentati in lui dall'asino e dal bue, questi vengono a riscaldare e a servire il nuovo nato. Tutti coloro che sono riusciti a far nascere il Cristo in se stessi saranno sostenuti dalle forze della loro natura inferiore e della loro sessualità, poiché queste sono forze straordinariamente benefiche, ma a condizione di saperle mettere al lavoro.
Omraam Mikhaël Aïvanhov