20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Vista al tatto (Dalla) - la questione della libertà
La vista, l'udito, l'odorato, il tatto e il gusto... I cinque sensi ci mettono in relazione con il mondo che ci circonda. Avete mai riflettuto sul fatto che, se si può udire da lontano e vedere ancora più da lontano, per sentire e toccare le cose occorre avvicinarsi a esse? E per assaporarle, è necessario incorporarle mettendole in bocca. Si può dunque dire che l'udito e la vista lasciano l'uomo libero, mentre l'odorato, il tatto e il gusto hanno la tendenza ad assoggettarlo, poiché lo costringono ad avvicinarsi agli oggetti e agli esseri. Ma può accadere che i sensi superiori – la vista e l'udito – trascinino l'essere umano verso i sensi inferiori, e così gli occhi e le orecchie fanno il possibile per firmare dei contratti con il naso, la bocca e le mani. Un uomo è rapito dalla bellezza di una donna, dal suono della sua voce... Si accontenterà forse di guardarla e di ascoltarla? Non cercherà invece di avvicinarsi a lei per respirarne il profumo, accarezzarla, baciarla... Il saggio è colui che ha imparato a rompere quel contratto: con le sue orecchie e i suoi occhi egli si sforza di entrare sempre più in contatto con il lato sottile degli esseri, ed è così che si libera!
Omraam Mikhaël Aïvanhov