20 anni di Pensieri Quotidiani tratti dall'Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Dispiaceri - dissolverli con la fede, la speranza e l’amore
I mezzi ai quali gli esseri umani fanno immediato ricorso per sbarazzarsi di un dispiacere il più delle volte non sono altro che palliativi. Darsi al bere perché si è scoperto di essere stati traditi dalla propria moglie o dal marito, porta senz'altro una sensazione di tranquillità, ma per quanto tempo? Qualche bicchiere di alcool addormenta il dolore solo per pochi istanti, e il risveglio è ancora più cupo. E non serve nemmeno correre dagli amici per confidare le proprie pene. Quando, dopo una o due ore, li si lascia credendo di essersi sbarazzati del proprio fardello, questo ben presto torna a manifestarsi più gravoso ancora, e intanto gli amici sono stati appesantiti inutilmente. Del resto non vi insegno niente di nuovo: avrete sicuramente fatto più volte questa esperienza. D’ora in avanti dunque cominciate voi stessi a cercare di disgregare quel peso che opprime il vostro cuore. Se lo passate ad altri, rischiate di vedervelo restituire più pesante di prima: come volete che gli altri possano aiutarvi? Essi non sono al vostro posto, e inoltre hanno le loro preoccupazioni. «Allora, cosa si può fare?» chiederete. Fate appello alla speranza, alla fede e all’amore, dicendovi: «Dio mi ha creato a Sua immagine. Ho in me tutte le luci e tutte le risorse per superare questa prova». Non dico che ci riuscirete immediatamente, ma è con questa certezza che potrete iniziare a ricostruire voi stessi.
Omraam Mikhaël Aïvanhov